Incontro con don Nandino e Kaba
La bellezza della diversità rende più bello il mondo
Sacile, 14 marzo 2018 - Più di duecento studenti dei Licei “G. A. Pujati” di Sacile hanno potuto ascoltare l'amarezza del viaggio di milioni di profughi incarnati nel giovane Kaba della Casa di Amadou di Marghera (VE), ospite presso la nostra scuola insieme a don Nandino Capovilla, autore di numerosi libri sul tema dei diritti umani e dell’immigrazione.
L’ultimo di questi: “Non sapevo che il mare fosse salato”, scritto insieme a Betta Tusset, mette in luce come ogni immigrato abbia la sua storia fatta di paura, di violenza, di morte. Ha scherzato Kaba, e ha fatto sorridere, mentre raccontava delle discriminazioni subite cercando un lavoro in Italia: “Come! Io pensavo che Kaba fosse bianco, tu sei proprio nero, tanto nero!” Ma ha anche commosso quando ha spiegato il motivo per cui è partito dalla Costa d’Avorio. Kaba ora è ospite di una famiglia di Mestre che lo ha accolto in casa: la mattina lavora come cuoco, mentre la sera frequenta il primo anno di un istituto tecnico serale.
Dopo il racconto, e la visione del video “Fuori Onda” [clicca sul titolo per vederlo, dura 25 minuti], i ragazzi hanno potuto scrivere su dei post-it delle domande e delle considerazioni. La profondità di questi pensieri dimostra la grande bellezza presente nel cuore dei nostri giovani. Bellezza che spesso gli adulti non sanno vedere.
Ecco alcuni dei pensieri:
“Mentre hai raccontato la tua storia mi sono commossa e allo stesso tempo ho provato un senso di rabbia verso tutto il male che tutta l’umanità riesce a procurare. Ora so che ogni immigrato porta dietro di sé una storia ed una realtà che meritano di non essere ignorate.”
“Il mio punto di vista è cambiato vedendo i dati e ascoltando voi. Grazie..”
"La mia famiglia è contro gli immigrati, caro Kaba, ma da stamattina sarò ancora più forte nel tentare di convincerli!"
“Oggi ho capito molte cose. È diverso sentir parlare di immigrazione alla televisione rispetto che sentirlo dal vivo.”
“Mi hai trasmesso molte emozioni. Mi hai fatto riflettere tanto!”
“Sono allibita, non pensavo che un ragazzo immigrato potesse avere storie tanto particolari, quanto impressionanti.”
“Penso che molte persone contrarie all’immigrazione non conoscono realmente le cose come stanno e non conoscono soprattutto i numeri, perché anche solo i numeri fanno molto riflettere.”
“Grazie per avermi aperto la mente e il cuore.”
“Questo incontro mi è piaciuto perché abbiamo assistito ad una testimonianza diretta.”
“Le tue parole, Kaba, mi hanno colpito molto e mi hanno fatto riflettere, incuriosire ed emozionare”.
“Non sapevo quello che pensavano gli immigrati. Non ne avevo mai sentito parlare uno.”
“Pensavo che i dati sull’immigrazione fossero molto più elevati di quello che sono nella realtà.”
“Io non mi sento razzista e non voglio diventare razzista. Ma a casa non posso parlarne!”
“Davvero mi hai fatto aprire gli occhi. Grazie Kaba.”
“La bellezza della diversità rende più bello il mondo”