La storia
L’I.S.I.S. "G. A. Pujati" di Sacile è la più antica scuola di istruzione superiore pubblica della provincia di Pordenone ed una delle prime del Triveneto. La sua storia gloriosa iniziò nel 1883, quando, per preparare un maggior numero di insegnanti, il Regio Governo decise di trasportare la Regia Scuola Magistrale di Gemona a Sacile. Infatti la Legge Coppino nel 1887 aveva reso obbligatoria l’istruzione elementare fino ai 9 anni e ciò faceva prevedere un notevole aumento della popolazione scolastica. Il Comune si impegnò a trovare la sede (l’attuale Palazzo Carli) a cui venne annesso anche un convitto e si fece carico di finanziare la scuola e retribuire gli insegnanti. Sacile si trovò così ad avere l’unica scuola superiore statale dell’attuale provincia di Pordenone. Da quel momento la storia della comunità sacilese fu indissolubilmente legata a questa istituzione e elevato fu l’impegno finanziario che richiese. La storia di Sacile è sempre stata collegata alla cultura, basti pensare alle Cappelle di Musica del Duomo di San Nicolò che si sono avvicendate attraverso i secoli (Vincenzo Ruffo fu maestro del Duomo) o al fatto che nel 1600 Sacile venne soprannominata Piccola Atene per il notevole numero di studenti che frequentavano l’Università di Padova. La Regia Scuola Normale, Maschile prima, poi Promiscua e dopo la Riforma Gentile del 1923, Istituto Magistrale, ha di fatto formato la classe dirigente della zona. I diplomati, infatti, durante tutti questi anni si sono inseriti agevolmente nel tessuto sociale e ne hanno promosso lo sviluppo. Nell’ultimo decennio dell’800 la scuola si strutturò in maniera sempre più complessa e prima della fine del secolo fu intitolata al medico illuminista sacilese Giuseppe Antonio Pujati, intitolazione mantenuta fino al termine della prima guerra mondiale. Nel 1912 la scuola venne aperta anche alle ragazze. Con la Riforma Gentile brutalmente lo Stato chiuse la scuola, mantenendo aperta la sede “C. Percoto” di Udine (il Decreto sanciva la presenza di un’unica scuola nel territorio). Il Comune di Sacile però non si arrese: sostenne tutte le spese di mantenimento della scuola, impedendone la chiusura. Nei primi anni ‘30 la scuola fu, per un breve periodo, intitolata ad Arnaldo Mussolini (fratello di Benito, che visse e insegnò per un certo periodo in Friuli), considerata la notorietà della scuola. Nel 1949 riacquistò la sua autonomia territoriale. Negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 l’Istituto fu frequentato da centinaia di giovani che divennero stimati educatori, professionisti, impiegati, dirigenti, uomini impegnati nelle istituzioni. Nel 1997 venne istituita una sezione staccata, la ex-Scuola Magistrale Ferrante Aporti, (che era stata una delle prime sei scuole nazionali per la preparazione delle educatrici d’infanzia) e nello stesso anno, nell’ambito delle riforma della Scuola Media Superiore, il corso ordinario per maestre del grado preparatorio e il corso quadriennale dell’Istituto Magistrale vennero soppressi.