C.L.I.L.

... ovvero sia "Content and Language Integrated Learning", che vuol dire 'apprendimento integrato di contenuti e lingua'. Questa la vera innovazione nell'insegnamento delle lingue straniere: imparare facendo, usare la lingua straniera per comunicare contenuti concreti e veicolare informazioni servendosi di materiale autentico e, possibilmente, per tutte le discipline. 

"La metodologia C.L.I.L. si riferisce a situazioni in cui materie, o parti di esse, vengono insegnate in una lingua straniera con un doppio obiettivo: l'apprendimento dei contenuti e, allo stesso tempo, l'apprendimento di una lingua straniera" (David Marsh, 1994)

Tutto ciò che ci circonda, che entusiasma, interessa, e che stimola la curiosità può incrementare la motivazione ad imparare. L'ambiente di apprendimento diventa, quindi, di primaria importanza per lo sviluppo di una delle competenze chiave di cittadinanza, ovvero 'imparare ad imparare': imparo una lingua attraverso un contenuto disciplinare, ma imparo anche come si imparano le lingue!  

Altri vantaggi: questa metodologia prevede un continuo 'feedback' e valorizza il lavoro di gruppo, tanto tra allievi quanto tra docenti di lingua straniera e quelli di discipline non linguistiche. Prevede una competenza didattica diversa e una nuova capacità relazionale, con un'acquisizione linguistica che procede in parallelo allo sviluppo cognitivo.

Oltre i confini del tradizionale approccio linguistico, dunque.

Presentazione del progetto
Toolkit for teachers
"Strolling in Venice"
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